My last summer big ride. Autumn is coming, new experiences are coming 😁
Sorry, text in italian 🤷♂️ but open the entire album.
Condividere per trasmettere la passione.
Moto Guzzi V11 la moto per ogni cosa.
{APRITE TUTTO L'ALBUM!}
Un giro tra il sacro e il sacerrimo.
Ne sono consapevole, e voi no, c'è un tempo per ogni cosa, uno spazio per ogni persona, un tempo per ogni emozione.
In questo periodo dell'anno, quando voi TUTTI dopo una estate vivissima e vissuta al meglio delle potenzialità 🤣 iniziate ad accusare la Sindrome da Depressione Autunnale, vi si abbassano le già poche energie e la carica personale va a farsi benedire, incidendo anche sulle molto relative performance generali, a me sale la voglia di fare, tutto e tanto.
La vostra malinconica attesa del momento in cui piangere l'arrivo dell'autunno la vedo come sintomatologia di uno stato depressivo che io personalmente schifo, e che mi motiva maggiormente.
Quindi bando alle ciance e via al racconto di quanto vissuto!
Sapete che fa poco ho cambiato sesso lavorativo, aumentando i problemi di un tempo mentre altri sono restati immutati, come ha sentenziato Giuseppe Tomasi di Lampedusa: "Bisogna cambiare tutto per non cambiare niente" (ma troppe persone non lo capiranno mai e restano nel loro limbo), quindi ferie last minute e pochissimo tempo a disposizione. Ma non esistono scuse, se vuoi fare qualcosa la fai e ti sottrai ai disturbi dell’umore.
Avevo montato le storiche borse Krauser del 1980 di provenienza MaxDePa con la certezza di volermene andare a fare un giro, rapido e godurioso, tutto guida e sensazioni.
Cambio olio a tempo zero e si parte. Itinerario easy, verso Sella di Corno 🤘su SS17 e giù per Antrodoco e via a Posta con la SS4 per aggredire la SR471 un crogiuolo di curvaggi limitato nella guida solo dalla presenza di ben 6 (sei!) camion da cava... comunque in un battibaleno sono a Leonessa e viro verso Cascia e poi Norcia dagli amici della norcineria Felici dove trovo Salvatore che mi prepara un panino con i controFIOCCHI.
Mi da anche informazioni sulle strade ancora chiuse (l'italia non si smentisce mai...) quindi via SS685 prima e SP209 poi arrivo vicino alla distilleria Varnelli... che non ho svaligiato...e di seguito SS77 SP256 per finalmente giungere alle Grotte di Frasassi.
Visita di questa meraviglia senza età e poi un'altra abbastanza impegnativa, dopo un'ora al più 20% di anidride carbonica delle grotte, l'ascesa all'eremo di Santa Maria infra saxa e al meraviglioso tempio ottagonale edificato in grotta e detto "del Valadier" in quanto opera del famoso architetto romano e voluto da Papa Leone XII originario di Genga (Annibale dei Conti della Genga).
La giornata di conclude a Sassoferrato prima con una fortunata circostanza poiché nel meraviglioso B&B Raffaello suggeritomi dai cordiali abitanti perché non essendoci singole disponibili mi veniva assegnato UN APPARTAMENTO al costo della camera, e successivamente al rustico ristorante Appennino dove le pietanze erano piacevoli e il vino era rosso ed era buono ed era tanto e... vabbè...
Notte nello svacco più totale, credo che fare lo sceicco assomigli parecchio a quel mio stare, quindi colazione e nuova giornata in sella!
Fonte Avellana mi aspetta con la sua storia meravigliosa ed i racconti che il buon frate mi narra dopo che ho atteso un'ora l'inizio delle visite, per fortuna il mio bisogno di pace lassù ha trovato un luogo ideale ed il tempo è volato tra silenzi e pace e una motosega dell'abbattimento controllato...
Dopo aver arricchito i farmacisti Camaldolesi ho cambiato itinerario, dato il tempo perso nell'attesa, ed ho inviato un messaggio ad un amico virtuale che ci tenevo diventasse una realtà perché condividiamo, lui da Maestro e io da stolto allievo (non mi dico cazzaro per dignità) la medesima passione: la MOTO GUZZI.
Meteo favorevole quindi tutte strade interne senza fine, centinaia di curve e asfalti dal raro perfetto al "Viale di Baghdad post Operazione Volpe del deserto" transitando per il "Fossa delle Marianne", e tutto guidando tosto per arrivare in un orario decente da Roberto al Moretti di Macerata.
Quasi con le speranze allo stremo giungo che stanno andando a pranzo e mi chiedono di unirmi a loro.
Il mangiare è ottimo ma secondario alle storie che un po' tutti abbiamo da raccontare e il tempo vola. Nello spazio pieno di storia e che promana energia Roberto ruba del tempo prezioso alle sue lavorazioni e restauri per riempirmi di consigli e di olio il cambio della V11 Scura uguale alla sua.
Le cose belle finiscono e debbo ripartire perché le strade guidate abbisognano di tempi diversi... soprattutto se trovi file di deficienti che alle 16:30 di martedì dormono! Devo optare per una soluzione diversa e scelgo la meno costosa, come al solito, prendo la variante SS77 che non avevo mai percorso ed in un'ora sono a Foligno, la SS3 mi porta a Terni e la SS79bis a Rieti, poi la strapercorsa per oltre 20 anni SR578, la Salto - Cicolana mi proietta nella Marsica, volevo fare una sorpresa a Dingo e Rox e direi che ci sono riuscito e, pur dichiarando di averci i tempi strettissimi, mi hanno incaprettato al desco per una ottima cena, ma loro sanno che sto già arrotando le manette 😁
E verso le 22 riparto per casa, passando per la montagna dove una decina di giorni fa apparirono tre cervi, un tasso e un volpino, andatura blanda per sicurezza ma stavolta unico essere visibile un lepre suicida dopo l'Olmo di Bobbi.
L'arrivo nella mia tana sempre una deliziosa emozione, tra la felicità del Signor Chuck nel rivedermi ed il sapere che mi piace perdermi per ritrovarmi e che nel mio andare incontro sempre persone stupende.
Ah, l'autunno è alle porte, correte a sospendere l'assicurazione! 😂
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